Sovrano Ordine Imperiale di S. Eugenio di Trebisonda

Chi era Sant'Eugenio



Nell'antica città portuale di Trebisonda, sulla costa meridionale del Mar Nero, nell'anno 304 d.C., un cristiano di nome Eugenio rifiutò di rinunciare alla sua fede in Gesù Cristo, e fu decapitato dal governatore romano Pontitus Catinius Coresinus. Le sue spoglie furono sepolte nel cimitero di Potter in una tomba anonima, ma ricordate dai cristiani che ne conservarono la memoria per il suo sacrificio. Nell'anno 326, dopo che il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, fu costruito un santuario sulla tomba non segnata di Eugene e curato dai cristiani di Trebisonda. Nell'anno 812, una chiesa fu costruita a Trebisonda e prende il nome dal martire Sant'Eugenio. Le sue spoglie furono trasferite dal santuario nel cimitero di Potters alla chiesa di Sant'Eugenio. Nel 1057 d.C., Isacco I fu proclamato imperatore di Trebisonda. Avendo appreso del martirio di Eugenio, l'Imperatore, ribattezzato il suo palazzo fa la guardia alle "Guardie del Palazzo di Sant'Eugenio". Nell'anno 1450, Alessio III ricostruì la chiesa di San Eugenio in una gloriosa Basilica, annettendole un monastero che avrebbe anche il nome di Sant'Eugenio. Al momento della dedicazione della Basilica di Sant'Eugenio, le "Guardie del Palazzo di Sant'Eugenio" furono incorporate nell'Ordine di S. Eugenio di Trebisonda, con tutti i diritti e privilegi di Cavaliere e Statura. I resti di Sant'Eugenio hanno ricevuto un posto d'onore in questa nuova chiesa. Il 15 agosto 1461, l'ultimo imperatore di Trebisonda, David II, insieme ai suoi sette figli, fu decapitato da Mohamed II per essersi rifiutato di rinunciare a nostro Signore Gesù Cristo. Con la morte di David II, i membri sopravvissuti della dinastia Paleologos non avevano eredi legittimi e trasferirono i loro diritti agli ex sovrani di Trebisonda, l'erede della dinastia dei Lascaris-Comneni, Teodoro IV. Va anche notato che con l'estinzione dell'ultimo Paleologo, la Sovranità del Gran Maestro fu rivendicata e confermata dalla persona di Porfyrogennitos, il principe Jean Theodore IV Lascaris-Comnenos-Paleologo dal Senato romano; Legge 16-V-1525, Lib. Decr., 1515/1526, foglio 142.